Voices - Introduction to Sex-ed
Introduzione
Un numero considerevole di adultɜ ha ancora paura di parlare di sessualità e relazioni con lɜ giovani, che siano figlɜ, studentɜ, amicɜ o che abbiano un ruolo educativo nella loro vita. Perché?
La sessualità è qualcosa su cui tutte le persone si interrogano a un certo punto della loro vita. Tuttavia, nelle nostre società non è ancora ben accettato il fatto che imparare a conoscere la sessualità ci aiuta a capire meglio noi stessɜ, il nostro corpo e il nostro piacere, e ci aiuta anche a stabilire dei limiti e a evitare situazioni scomode o addirittura violente.
Questo è l’obiettivo di questa Guida digitale! Vi fornirà informazioni e competenze che vi aiuteranno a stabilire legami e relazioni di fiducia e di piacere, a individuare e prevenire atteggiamenti e comportamenti violenti, a controllare la vostra salute sessuale, a decostruire miti, stereotipi e false credenze e, in sintesi, a sentirvi più forti in ogni aspetto legato alla vostra sessualità.
Questa guida digitale è suddivisa in 6 diversi moduli:
Vocabolario e definizioni chiave
Sessualità
La sessualità, un aspetto centrale dell’essere umano nel corso della vita, comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità è vissuta ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, credenze, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre vissute o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, legali, storici, religiosi e spirituali. – Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
Piacere
Il piacere sessuale è la soddisfazione fisica e/o psicologica e il godimento che deriva da esperienze erotiche condivise o solitarie, compresi pensieri, fantasie, sogni, emozioni e sentimenti. L’autodeterminazione, il consenso, la sicurezza, la privacy, la fiducia e la capacità di comunicare e negoziare le relazioni sessuali sono fattori chiave che permettono al piacere di contribuire alla salute e al benessere sessuale. Il piacere sessuale deve essere esercitato nel contesto dei diritti sessuali, in particolare il diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione, all’autonomia e all’integrità corporea, il diritto al più alto standard di salute raggiungibile e la libertà di espressione. Le esperienze di piacere sessuale umano sono diverse e i diritti sessuali assicurano che il piacere sia un’esperienza positiva per tuttɜ lɜ interessatɜ e non sia ottenuto violando i diritti umani e il benessere di altre persone – Comitato consultivo globale per la salute sessuale
Educazione alla sessualità e all’affettività (CSE)
L’educazione alla sessualità e all’affettività (CSE) è un processo di insegnamento e apprendimento basato su un programma di studi sugli aspetti cognitivi, emotivi, fisici e sociali della sessualità. L’obiettivo è dotare lɜ bambinɜ e lɜ giovani di conoscenze, competenze, atteggiamenti e valori che lɜ mettano in grado di: realizzare la propria salute, il proprio benessere e la propria dignità; sviluppare relazioni sociali e sessuali rispettose; considerare il modo in cui le loro scelte influiscono sul proprio benessere e su quello dellɜ altrɜ; comprendere e garantire la tutela dei propri diritti per tutta la vita.
Decostruzione
In questa guida, quando parliamo di decostruzione, intendiamo dire che cerchiamo di disfare la conoscenza e la comprensione che abbiamo di molti concetti per andare oltre le vecchie norme e creare un cambiamento.
Erotismo
Si riferisce alla qualità o alla natura delle cose che suscitano o stimolano il desiderio sessuale. Comprende un’ampia gamma di esperienze, espressioni e rappresentazioni legate all’attrazione sessuale, alla sensualità e all’intimità. – Merriam-Wbster
L’uso dei termini “donne” e “uomini” in questa guida si riferisce alle persone socializzate come donne o uomini, quando non diversamente specificato. Quando si parla di anatomia si utilizzano i termini AFAB o AFAM, ovvero persone con vulva/pene. In una prospettiva non binaria intendiamo per donne e uomini tutte le persone che si identificano come tali.
Che cos’è la sessualità?
“A scuola non riceviamo informazioni sul sesso. Nelle lezioni di biologia impariamo cose sul corpo umano, sull’anatomia e sulle gravidanze, ma non impariamo cose specifiche sul sesso e sulla salute. Accenniamo a qualcosa in educazione civica, ma di solito lɜ studentɜ ridono di cose come le immagini dei libri di biologia e l’insegnante si sente a disagio. Mi sembra un tabù”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la sessualità è “un aspetto centrale dell’essere umano per tutta la vita; essa comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità è vissuta ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, credenze, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre vissute o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, legali, storici, religiosi e spirituali”. – Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
Per comprendere la sessualità dovremmo innanzitutto sviluppare e integrare una definizione più ampia di questo concetto. Possiamo certamente intuire che la sessualità è una questione davvero complessa e mutevole e, in quanto tale, deve essere intesa come l’interazione di diverse dimensioni, ovvero la dimensione cognitiva, emotiva, fisica, sociale e spirituale:
L’educazione sessuale e la sua importanza
Se la sessualità non riguarda soltanto “avere rapporti sessuali cis/eterosessuali”, l’educazione sessuale non tratta solo di come imparare a fare sesso sicuro, prevenendo le IST e le gravidanze indesiderate. Ebbene, questa è una visione “vecchia scuola” della questione: quella più attuale prende il nome di Comprehensive Sexual Education (ovvero educazione alla sessualità e all’affettività – CSE nel suo acronimo); essa vuole prendere in considerazione tutte le complesse dimensioni della sessualità, parlando quindi anche di emozioni e relazioni, di questioni di genere, di consenso e confini e di aspetti intersezionali come il background culturale o la disabilità – proprio come farà questa Guida.
Interessatɜ ad approfondire il concetto di sessualità, di CSE o la sua storia?
Riteniamo che la CSE sia importante perché più conoscenze si hanno su come vivere una sessualità positiva, fiduciosa, sicura e piacevole, più possibilità si avranno di raggiungere tale risultato!
Al contrario, la mancanza di discorsi sulla sessualità e sull’affettività fin dall’infanzia si traduce in tutto il mondo in dati preoccupanti, come i seguenti:
- Ogni anno si verificano 25 milioni di aborti non sicuri. Ancora oggi, in 24 Paesi del mondo l’aborto è assolutamente vietato e il 40% delle donne cisgender in età riproduttiva vive in Paesi con leggi restrittive sull’aborto.
- 214 milioni di donne cisgender nelle regioni in via di sviluppo vogliono evitare la gravidanza, ma non utilizzano un metodo contraccettivo
- Ogni anno più di 350 milioni di persone hanno bisogno di cure per una delle quattro IST
- Ad un certo punto della loro vita, 1 donna cisgender su 3 subisce violenza di genere, spesso da parte di unǝ partner intimǝ.
- 300.000.000 di persone – cioè quasi tuttɜ coloro che sono in età riproduttiva – fruiscono di servizi di salute sessuale o riproduttiva inadeguati nel corso della loro vita.
- Lɜ giovani trans* ottengono il punteggio più basso in termini di soddisfazione della vita: 3 adolescenti su 4 sono statɜ aggreditɜ e un allarmante 5% di loro ha già sperimentato la condizione di essere senza fissa dimora.
Questi sono solo alcuni dei molti motivi per cui è importante imparare a conoscere la sessualità, le relazioni e il consenso.
Tabù sulla sessualità e loro conseguenze – Miti e realtà
Nonostante l’importanza riconosciuta e l’impatto positivo dell’educazione sessuale, la sessualità è circondata da tabù, miti e idee sbagliate che sono stati usati nel corso della storia come strumento di controllo o come modo per opprimere alcuni corpi e soggettività che non si adattano a determinati “standard”!
“Nella mia esperienza personale, non solo mia ma anche della maggior parte dellɜ giovani, ci sono poche conversazioni aperte e libere su argomenti come il sesso, il genere e l’orientamento sessuale, soprattutto con i nostri genitori, fratelli e sorelle, ma anche a volte con lɜ amicɜ”.
La tabella seguente illustra alcuni dei tabù più comuni:
“L’educazione sessuale favorisce i primi rapporti sessuali, anche se non si vuole”
Niente affatto! In primo luogo, perché i programmi CSE sono adatti all’età. In secondo luogo, la diffusione della CSE fa sì che diminuisca il numero di giovani che iniziano ad avere rapporti sessuali in età molto precoce (“early-starters”) e riducono i comportamenti sessuali ad alto rischio. Inoltre, forniscono gli strumenti per identificare le proprie esigenze e i propri limiti e per comunicarli, sulla base del consenso, nonché per rispettare lɜ altrɜ.
“Parlare di genere crea confusione sulla propria identità e sul proprio orientamento sessuale”
Non si tratta di una scelta o di un’imposizione: l’identità di genere e l’orientamento sessuale di una persona sono caratteristiche individuali e interiori, che vengono esplorate da quella persona nel corso della sua vita e che possono essere modellate (o meno!) da esperienze, riflessioni e pensieri, emozioni, ecc. Parlarne aiuta lɜ giovani in questa esplorazione e aiuta lɜ altrɜ ad accettarla.
“Solo la famiglia dovrebbe trasmettere le proprie convinzioni e i propri valori sulla sessualità”
Ma perchè le famiglie dovrebbero essere le uniche a trasmettere le loro informazioni, credenze e valori sulla sessualità? Questa affermazione nega l’importanza di ricevere informazioni chiare e corrette, che idealmente dovrebbero essere diffuse da professionistɜ e persone preparate, compresɜ lɜ insegnanti.
“Non c’è bisogno di ricevere un CSE, dopotutto impareremo durante le nostre esperienze nel corso della vita…”
Immaginate di voler guidare un’automobile. Avete visto in molti film come le persone guidano le auto. Sembra facile, non è vero? Tuttavia, se decidete di guidare un’auto senza prendere lezioni, è molto probabile che finiate per avere un incidente. Se invece avete la possibilità di seguire dei corsi prima di guidare, non solo eviterete di avere un incidente, ma vi godrete molto di più il viaggio!
“Ci si concentra su materie tradizionali come il greco antico e gli studi religiosi, invece che su argomenti e questioni più attuali che dovremmo imparare. Ho sentito che dal prossimo anno ci sarà l’educazione sessuale nelle scuole, ma non sono sicura che sarà utile perché la maggior parte dellɜ insegnanti sono molto anzianɜ e si sentono a disagio a parlare con noi di queste cose”.
Informarsi – che compito difficile!
Se nessuno vuole parlarne, dove prendiamo le informazioni?
“Con lɜ nostrɜ amicɜ… sperimentavamo e ci raccontavamo”.
Prima di scrivere questa Guida, abbiamo incontrato diversi gruppi di giovani, così come i loro genitori, familiari o educatorɜ in tutta Europa, e abbiamo posto domande su questo tema. Molte persone delle generazioni più anziane non hanno ricevuto alcuna istruzione, mentre le generazioni più giovani stanno iniziando a riceverla, anche grazie alle tecnologie.
“Probabilmente ho imparato la maggior parte delle cose sulle relazioni da TikTok, perché ci sono persone provenienti da diverse parti del mondo che pubblicano contenuti, parlano di ogni tipo di argomento, cercano di educare lɜ altrɜ… alcunɜ fanno battute su alcuni stereotipi, ed è così che ho iniziato. Poi in qualche modo ho finito per leggere e imparare anch’io di questi argomenti, ma la prima fonte è stata TikTok”.
“Sperimento le cose che mi piacerebbe fare e le provo. Seguo anche su Instagram un sessuologo con il mio partner […] Per quanto riguarda la contraccezione sono andata in farmacia, ma prima ho cercato su Google”.
Ciò che risulta molto comune dalle testimonianze raccolte è che l’intero discorso sulla sessualità è spesso lasciato a esperienze “casuali”: se ne può discutere con lɜ coetaneɜ (73% dellɜ adolescenti), su internet (69%), in famiglia, a scuola o in contesti educativi, vedendo specialistɜ…
Spesso le prime persone a cui ci rivolgiamo quando abbiamo un problema o un dubbio sono lɜ amicɜ, soprattutto durante l’adolescenza. Pensiamo che siano quellɜ che ci capiranno meglio perché non ci giudicheranno. Per questo è facile parlare con loro di sesso. Chi bacia per la prima volta o si mette con unǝ partner diventa “lǝ espertǝ” e pensiamo che sia la persona giusta con cui chiarire i nostri dubbi. Ma quella persona, come noi, ha molto da imparare sulla sessualità. Pertanto, può essere positivo e persino divertente condividere le nostre preoccupazioni o idee sul sesso con lɜ nostrɜ amicɜ, ma non dobbiamo prendere a cuore ciò che ci dicono. A volte le fonti di informazione che scegliamo non sono quelle giuste e il punto è che se queste informazioni non sono molto strutturate, pianificate o supportate da conoscenze scientifiche, si può andare incontro a brutte esperienze!
“Ho imparato quello che so sulla sessualità da sola e in una fase più matura della mia giovinezza, condividendo le mie esperienze con lɜ amicɜ; durante la pubertà non potevo parlare con nessunǝ di questi cambiamenti e questo mi faceva stare molto male”.
“Prima della mia prima volta, avrei voluto sapere…”
Certo, si può o non si può avere una “prima volta”, qualunque cosa significhi. Ma quello che emerge dalle nostre ricerche con altrɜ giovanɜ è che moltɜ dellɜ vostrɜ amicɜ ci arrivano con molti pensieri e sentimenti negativi e che avrebbero voluto sapere molte cose prima di quel momento: per esempio, avrebbero voluto sapere che una relazione sessuale dovrebbe essere basata sulla fiducia reciproca, sull’uguaglianza, sull’onestà, su una buona comunicazione, sull’ascolto attivo per capire i bisogni dell’altrǝ, sulla cura e soprattutto sul consenso.
“Avrei voluto saperne di più su come esprimere il consenso”.
“Avrei voluto conoscere meglio il mio corpo e le sue esigenze, senza sentirmi in colpa o vergognarmi”.
Un altro aspetto che è emerso spesso con lɜ ragazzɜ e le loro prime volte riguarda il desiderio, un tema investito da molte concezioni tradizionali sulla sessualità: per esempio quelle eterosessuali che pongono l’uomo etero cisgender come soggetto desiderante, mentre le donne eterosessuali cisgender sono relegate al livello di oggetti del desiderio – secondo questa concezione, un rapporto sessuale dovrebbe terminare dopo l’eiaculazione dell’uomo, dimenticandosi completamente del proprio piacere. Questa concezione non è solo obsoleta e basata su presupposti discriminatori e violenti, ma affonda le sue radici in un approccio normativo e riproduttivo alla sessualità, alimentato da un contesto in cui fattori sociali (come la politica o il contesto religioso) pongono la penetrazione P-in-V (pene in vagina) come unica pratica valida, riducendo l’ampia gamma di pratiche sessuali al coito.
Se volete saperne di più sulle prime volte e su come queste concezioni possano portare a stereotipi di genere e squilibri di potere, leggete il Modulo 4 sulla salute sessuale.
“Che i rapporti sessuali non si fermano necessariamente dopo l’eiaculazione dell’uomo e che la penetrazione non è l’unico tipo di sesso”.
“Mi sarebbe piaciuto sapere come funziona il sesso e come provare piacere nell’essere donna”.
“(…) cose sul piacere femminile”.
Inoltre, è emerso che la gestione della salute sessuale e riproduttiva può essere difficile quando si ha una giovane età: le ragazze, le persone trans, non binarie e le altre persone che hanno le mestruazioni non ricevono informazioni adeguate prima della loro prima mestruazione o primo sanguinamento; mentre possono essere improvvisamente esposti dalla società al fatto di essere “adultɜ”, o peggio ancora, fertili.
“Alla mia prima mestruazione, mia nonna mi disse che non potevo più giocare in cortile, mia zia disse che gli uomini avrebbero voluto approfittare di me, e i miei genitori non dissero nulla. Avevo 11 anni”.
In questa introduzione, ripercorrere un po’ di teoria e mescolarla con alcune esperienze concrete ci ha dato l’opportunità di mostrarvi, attraverso le parole dellɜ vostrɜ coetaneɜ, quanto sia importante abbracciare l’educazione alla sessualità e all’affettività e non lasciare da parte un argomento così importante, che vediamo come la soluzione principale per vivere la vita sessuale in modo positivo, divertente e sano. Vi abbiamo convinto abbastanza?
Allora continuate a seguirci nei prossimi 6 moduli tematici!
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