Vocabolario e definizioni chiave

Kink
Preferenze, pratiche o interessi sessuali non convenzionali che si discostano dai comportamenti sessuali tradizionali o convenzionali. Queste preferenze sono spesso considerate al di fuori della norma e possono riguardare un’ampia gamma di attività, fantasie o oggetti che gli individui trovano sessualmente eccitanti o soddisfacenti. Le perversioni sono soggettive e possono variare notevolmente da persona a persona, comprendendo una serie di interessi diversi come il BDSM (Bondage, Disciplina, Dominanza, Sottomissione, Sadismo, Masochismo), i giochi di ruolo, il feticismo o altre espressioni sessuali non tradizionali. È importante notare che le pratiche che rientrano in questa categoria devono essere sempre consensuali e condotte con una chiara comprensione dei confini e della comunicazione tra tutte le parti coinvolte. – Rehor 2015

Sex toys
Dispositivi o oggetti progettati per aumentare il piacere sessuale e l’intimità. Vengono utilizzati per stimolare le zone erogene, facilitare le attività sessuali e aggiungere varietà alle esperienze sessuali. I sex toys sono disponibili in un’ampia gamma di forme, materiali e funzioni, in grado di soddisfare preferenze e desideri diversi. – Lessico del sesso

Masturbazione
La masturbazione è l’atto di toccare il proprio corpo per stimolare il piacere sessuale.
Che cos’è il piacere?
Come abbiamo già detto, la sessualità è stata storicamente considerata un tabù e legata a idee morali e religiose che ne hanno ridotto gli obiettivi alla sola riproduzione. Tuttavia, la sessualità comprende molte aree e dimensioni e, oltre alla riproduzione, è anche uno strumento che possiamo usare per identificarci ed esprimerci, per comunicare, per stabilire relazioni e, naturalmente, per ricevere e dare piacere.
Il piacere è un’esperienza soggettiva. Il Global Advisory Board (GAB) per la salute e il benessere sessuale ha fornito la seguente definizione di piacere sessuale:
“Il piacere sessuale è la soddisfazione fisica e/o psicologica e il godimento che deriva da esperienze erotiche condivise o solitarie, compresi pensieri, fantasie, sogni, emozioni e sentimenti. L’autodeterminazione, il consenso, la sicurezza, la privacy, la fiducia e la capacità di comunicare e negoziare le relazioni sessuali sono fattori chiave che permettono al piacere di contribuire alla salute e al benessere sessuale. Il piacere sessuale deve essere esercitato nel contesto dei diritti sessuali, in particolare il diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione, all’autonomia e all’integrità corporea, il diritto al più alto standard di salute raggiungibile e la libertà di espressione. Le esperienze di piacere sessuale umano sono diverse e i diritti sessuali assicurano che il piacere sia un’esperienza positiva per tuttɜ lɜ interessatɜ e non sia ottenuto violando i diritti umani e il benessere di altre persone”.
La fisiologia del piacere
Cosa vi fa provare piacere? Forse mangiare del cibo delizioso, forse fare un bagno rilassante, forse ballare, forse leggere un libro, forse fare una bella chiacchierata con lɜ amicɜ, forse camminare a piedi nudi sull’erba… Anche se il piacere potrebbe essere automaticamente associato al sesso o ad attività legate al sesso, la verità è che molte delle attività che svolgiamo nella nostra vita quotidiana possono farci provare piacere. Dopotutto, il piacere è un’esperienza soggettiva e, come tale, ogni persona può trovare piacevole un’ampia e diversificata gamma di attività.
Se mettiamo l’accento sul piacere sessuale, pensateci: cosa vi fa provare piacere sessuale? Tenete conto che “sessuale” non significa necessariamente genitale. Ricordate che il nostro organo sessuale più importante è la pelle, che conta migliaia di terminazioni nervose e di recettori che ricevono gli stimoli tattili. Poi, il nostro organo sessuale più importante, il cervello, analizza le informazioni ricevute dalla pelle e le interpreta come piacevoli o non piacevoli. Inoltre, il piacere è condizionato dalle norme sociali. Per questo motivo, è comune che quando pensiamo a pratiche piacevoli, ci vengano in mente immagini molto specifiche e normative. Tuttavia, ricordate che il piacere non dipende dalla nostra identità o espressione di genere, dal nostro orientamento sessuale o dalla forma del nostro corpo.
In realtà, il nostro corpo risponde agli stimoli sessuali e al piacere seguendo quello che viene definito il “Ciclo di Risposta Sessuale”. Esistono diversi approcci ma, per riassumere, faremo la classica suddivisione in 5 fasi:
Desiderio
Il desiderio sessuale si riferisce alla volontà di avere un’esperienza sessuale ed è condizionato da fattori biologici, psicologici, sociali e spirituali.
Eccitazione
Con o senza contatto fisico, il nostro cervello può interpretare uno stimolo o un pensiero determinato come erotico e quindi propiziare una risposta nel nostro corpo. In questa fase, i genitali diventano più sensibili e si lubrificano. Inoltre, la respirazione si intensifica e aumentano il flusso sanguigno, la frequenza cardiaca e la tensione muscolare.
Plateau
Durante questa fase, i cambiamenti fisici sperimentati durante la fase di eccitazione continuano ad aumentare e si stabilizzano.
Orgasmo
L’orgasmo si scatena quando si raggiunge il livello massimo di tensione sessuale. L’inizio soggettivo dell’orgasmo è spesso localizzato nell’area genitale; tuttavia, può iniziare anche in altre aree e c’è in realtà una risposta globale di tutto il corpo, con un ruolo principale del cervello. Nel caso di persone con il pene, l’orgasmo arriva spesso insieme all’eiaculazione mentre, nel caso di persone con vulva e vagina, questo accade solo a volte.
Risoluzione
è l’ultima fase del ciclo, in cui la tensione si esaurisce e tutti i cambiamenti fisici regrediscono. Le persone con il pene tendono ad avere bisogno di un breve periodo (periodo refrattario) prima di ricevere una nuova stimolazione, mentre le persone con vulva e vagina tendono ad avere la capacità di ricevere una nuova stimolazione dopo l’orgasmo, avendo quindi la possibilità di scatenare diversi orgasmi.
Fonte: Semantic Scholar
È importante ricordare che il piacere è (o dovrebbe essere!) intrinseco a tutte le fasi del Ciclo di Risposta Sessuale, e non solo all’orgasmo. Un rapporto sessuale senza orgasmo può essere piacevole quanto uno con orgasmo. A volte ci si concentra troppo sul raggiungimento dell’orgasmo e si dimentica di godersi il resto dell’esperienza.
Infine, nonostante il fatto che si possa provare piacere con unǝ o più partner quando si hanno rapporti sessuali, ognuno è responsabile del proprio piacere. Questo non significa che non possiamo chiedere a un’altra persona di darci piacere, ma che la consapevolezza di ciò che ci piace e di ciò che non ci piace è essenziale per raggiungere il piacere.
La masturbazione, l’atto di toccare deliberatamente il nostro corpo, in particolare i genitali (ma non solo!), per provare piacere è un ottimo modo per conoscere il nostro corpo e come funziona il piacere su di noi. In questo modo, quando decideremo di fare esperienze condivise con altre persone, saremo in grado di comunicare cosa ci piace e come ci piace.
Il piacere come tabù (e come superarlo)
Da quando il piacere sessuale ed erotico si è allontanato dall’unico scopo della riproduzione sessuale è successo che, sia come pratica che come discorso, è stato molto nascosto: non va sperimentato, non bisogna parlarne né pensarci, al punto che è più facile trovare miti demonizzanti che fatti reali. Soprattutto quando si parla di masturbazione, che è l’atto di darsi piacere da solɜ attraverso la stimolazione delle zone erogene (non solo genitali), ci sono molti miti creati per rendere spaventosa questa pratica comune e spontanea. Sfatiamo insieme alcuni dei classici:
Mito: Le donne non si masturbano
Verità
Le persone con la vulva ovviamente si masturbano, perché la masturbazione è un atto comune che si verifica con la libido e tuttɜ, a livello personale, la sperimentano a un certo punto. La convinzione che le donne non si masturbino nasce da credenze patriarcali e stereotipi di genere (vedi modulo 2). Tuttɜ possono masturbarsi quando ne sentono il bisogno o il desiderio.
Mito: La masturbazione rende ciechɜ
Verità
Non è così. Questa era una convinzione talmente diffusa che sono stati condotti persino degli studi con lo scopo di trovare un legame tra il toccarsi e la cecità, ma semplicemente non vi sono riscontri. Non c’è questo rischio.
Mito: La masturbazione causa infertilità
Verità
La masturbazione non riduce le possibilità di rimanere incinta o di mettere incinta qualcun*altrǝ. L’unico rischio effettivo da considerare riguarda più la salute comune che l’atto in sé: se si pratica qualsiasi tipo di attività sessuale ed erotica, non si fa attenzione all’igiene intima e alla pulizia degli strumenti utilizzati (es. sex toys) e li si usa con lɜ propriɜ partner, questo potrebbe portare a infezioni che possono anche causare infertilità. Per evitarlo, però, è sufficiente avere cura della propria igiene e delle precauzioni da prendere in caso di IST.
Mito: La masturbazione può danneggiare i genitali
Verità
Non c’è alcun rischio che ciò possa accadere. Gli organi sessuali sono fatti per resistere all’attrito, alla penetrazione e alla pressione e ad altri atti conseguenti alla stimolazione sessuale. Tra l’altro, l’unica cosa da tenere a mente quando si tratta di masturbarsi è come stimolare il corpo nel modo che piace a voi e allǝ vostrǝ o allɜ vostrɜ partner e, in generale, smettere ogni volta che si prova dolore.
E ci sono molti altri miti. La masturbazione non è l’unico argomento rilevante quando si parla di piacere, ma è uno dei più significativi nel parlare di piacere. La masturbazione è un atto orientato a molti benefici: farlo aumenta il benessere, aiuta a capire il proprio corpo e ciò che piace. Ma i tabù e i miti che abbiamo appena visto sono profondamente legati agli stereotipi di genere (vedi modulo 2).
Piacere femminile vs. piacere maschile
Per esempio: c’è un enorme malinteso sul piacere maschile e sul piacere femminile. Siamo cresciutɜ con la convinzione che per le persone con il pene la stimolazione sessuale sia parte inevitabile della crescita, e questo è vero; la domanda è: e le persone con la vulva e le ragazze? Il sistema di credenze patriarcali implica che gli uomini debbano essere lussuriosi, aggressivamente passionali e con un impulso sessuale “oltre la norma”; le donne devono invece essere passive, inconsistenti, con una bassa libido. Si tratta solo di stereotipi dettati dalla società in cui viviamo, che ovviamente riguardano la cultura piuttosto che i fatti scientifici (vedi modulo 5). Tuttavia, queste credenze influenzano il modo in cui percepiamo come vivere e parlare del piacere e anche la conduzione, nel corso degli anni, della ricerca su di esso.
Un’enorme testimonianza di questo pregiudizio culturale è data dalle recenti ricerche condotte su un organo destinato solo al piacere: il clitoride (vedi modulo 4). Il clitoride si trova nell’anatomia delle persone con vulva ed è un organo che non ha alcuna utilità per la riproduzione; per questo motivo, anche se storicamente la prima scoperta del clitoride risale al IV secolo circa, è stato dimenticato e la sua funzione è stata tenuta “nascosta” fino al 2005, quando un’urologa, Helen O’Connell, ha creato la prima riproduzione digitale della struttura del clitoride. Esso è infatti uno degli elementi chiave del piacere femminile.
La verità è che non esiste una vera e propria differenziazione della libido, dell’impulso sessuale e del desiderio sessuale in base all’identità di genere, così come non esiste una differenza morale tra la vita sessuale di persone socializzate come uomini e donne. Durante la crescita degli individui tuttɜ possono trovarsi a toccare ed esplorare il proprio corpo, scoprendo la masturbazione e la stimolazione. Parallelamente agli stereotipi di genere che dettano due pesi e due misure su come un uomo e una donna possono fare sesso (ad esempio: “lui ha più partner sessuali, è un figo”; “lei ha più partner, è una troia”), è solo un’aspettativa di genere per le donne di non avere una libido elevata e per gli uomini di averne una più elevata.
I Sex Toys
I sex toys sono strumenti utilizzati per l’intrattenimento sessuale, la scoperta e, naturalmente, il divertimento. Negli ultimi anni si è assistito a un aumento non solo delle discussioni in merito, ma anche della produzione. Naturalmente non sono esenti da stigma e tabù, per questo è utile parlarne e scoprire quante funzioni possano avere. Esistono diversi sex toys da utilizzare per diversi tipi di stimolazione, ecco un breve elenco delle principali categorie di sex toys genitali

Dildo e vibratori
I dildo sono strumenti penetrativi per la stimolazione vaginale e/o anale. Sono disponibili in diversi materiali, lunghezze, forme e colori; un tempo erano progettati per ricordare peni realistici, ma le ultime tendenze li hanno ridisegnati per essere più geometrici ed esteticamente neutri.
Anche i vibratori sono pensati per la penetrazione vaginale e sono dotati di motori tecnologici che consentono diverse vibrazioni.

Masturbatore
I masturbatori sono una sorta di guaina che avvolge il pene per trattenerlo e stimolarlo con movimenti specifici. Possono avere diversi modelli interni progettati per tocchi più morbidi o più duri.

Giocattoli anali
Progettati specificamente per la penetrazione anale. Sono disponibili in diversi design, ma hanno una struttura specifica che li differenzia dai dildi generici e li rende più sicuri per il sesso anale: di solito hanno la forma di un cono con parti più strette e più larghe, come protuberanze. La parte più importante per la vostra sicurezza è la base larga, per evitare che il giocattolo si spinga troppo nel retto. Non usate giocattoli anali che non abbiano una base larga.

Stimolatore del clitoride
Gli stimolatori della clitoride possono agire tramite vibrazioni o suzioni o una combinazione di entrambe. Sono progettati specificamente per la zona clitoridea (anche se non escludono necessariamente la penetrazione o altre parti della vulva) e potrebbero aiutare a scoprire il piacere oltre la penetrazione vaginale.
Queste sono le principali categorie di sex toys che agiscono sulle zone genitali, ma non solo. Infatti, sotto il termine “sex toys” rientrano tutti gli strumenti orientati a dare piacere: come manette e maschere da notte per i giochi sensoriali; biancheria intima, lingerie in lattice e costumi per i giochi di ruolo erotici; giocattoli ad impatto (come corde, paddle, flogger, fruste, ecc…) per le pratiche kinky; lubrificanti che non solo sono utili contro la secchezza delle zone sensibili ma possono anche facilitare le stimolazioni sensoriali.
Quando si sceglie un sex toy è importante tenere a mente alcune cose:
- Il materiale: esistono sex toys industriali e sex toys artigianali; entrambe le categorie possono essere realizzate con materiali sicuri, tra cui:
- silicone sicuro per il corpo
- legno verniciato, sicuro per il corpo
- vetro borosilicato temprato
- silicone medico
Queste informazioni si trovano nelle descrizioni del giocattolo scelto.
- Ricordate di pulirli, non solo da un’esperienza sessuale all’altra, ma anche da una stimolazione all’altra. Se li usate per la penetrazione vaginale e poi volete usarli per la penetrazione anale, puliteli in modo sicuro con un toy cleaner. I metodi di pulizia sono di solito suggeriti anche sulla confezione del giocattolo o sul sito web.
- Usate preservativi esterni (vedi modulo 4) se usate sex toys non vostri e/o se li condividete con lǝ partner durante il rapporto sessuale.
I giocattoli sessuali non sono l’unico modo per esplorare il proprio corpo. Spesso non sono accessibili per motivi economici, perché non sono adatti ai diversi tipi di disabilità (vedi Modulo 6), ma possono essere utili o interessanti per alcune persone. Dato che gestiamo molte cose nella nostra vita con l’aiuto di dispositivi digitali, perché non anche l’esplorazione sessuale?
E come per altri aspetti del piacere, purtroppo anche i sex toys sono accompagnati da stereotipi di genere, doppi standard e stigma:
- I dildi sono “peni finti”, quindi se li usate, vi manca solo il “vero sesso“: Il
fallocentrismo è un modo di concentrarsi sul pene (“phallus” in latino) come centro degli atti sessuali, in modo che solo ciò che coinvolge un pene sia considerato vero sesso. Il fallocentrismo si accompagna all’eteronormatività, all’allo-normatività e alle convinzioni patriarcali di dominio (vedi modulo 2 e 5). Considerare il dildo come sostituto del pene reale è un punto di vista fallocentrico perché implica che tutte le pratiche sessuali che non coinvolgono il pene non sono vero sesso. La masturbazione o il sesso tra persone con vulva è sesso, così come l’uso di giocattoli sessuali. - Se gli uomini usano sex toys non sono abbastanza uomini perché un uomo “non dovrebbe averne bisogno“
Le aspettative di genere vogliono che gli uomini siano duri e abili nelle pratiche sessuali (vedi modulo 2), ma non deve essere necessariamente così. L’uso di sex toys può arricchire le esperienze sessuali degli uomini (proprio come quelle delle donne) ed espanderle al di là del genitocentrismo (la convinzione che tutto il piacere derivi dalle interazioni con le zone genitali). Non c’è nessun fallimento nello scoprire il proprio corpo al di là degli stereotipi di genere. - Se le donne usano i sex toys, si sentono sole e hanno bisogno di un partner:
Per gli stessi stereotipi di genere e due pesi e due misure, le donne e le persone con vulva sono spesso giudicate per la loro autonomia. Questo si trasferisce anche in campo sessuale, al punto che le donne che sono autodeterminate nel loro corpo e consapevoli del loro piacere sono viste come “sole”. Naturalmente non è la verità. - Provare i giocattoli anali ti rende gay:
Non c’è alcuna correlazione tra una pratica sessuale e un orientamento sessuale: il fatto che vi piacciano i giocattoli anali o il sesso anale non dice assolutamente nulla sul vostro orientamento sessuale; avere alcune esperienze sessuali e avere un orientamento sessuale sono due cose diverse. Certo, possono sovrapporsi: si preferiscono alcune pratiche perché corrispondono al modo in cui si prova attrazione sessuale verso qualcunǝ, ma si tratta comunque di due aspetti diversi della propria identità sessuale. Questa convinzione è radicata nei già citati stereotipi di genere, nell’omofobia e nella queerfobia (vedi modulo 2).
E sicuramente c’è molto di più, se ci immergiamo in profondità nello stigma e nei pregiudizi. Parlare liberamente del piacere ci aiuta a capire che ognunǝ ha il diritto di godersi il tempo da solǝ o con lǝ partner che desidera, indipendentemente dall’identità di genere a cui si sente di appartenere.
Lo spettro del piacere: tutti i modi in cui possiamo provare piacere
Il piacere come spettro
Poiché stiamo scoprendo come parlare di piacere sia una questione che va oltre il sesso penetrativo, il sesso di coppia eterosessuale e l’interazione genitale, sfidiamo a definire il piacere sessuale come uno spettro, in cui possono rientrare contesti diversi.
Il piacere è un’esperienza che tuttɜ possono provare, indipendentemente dalla loro identità di genere e dal loro orientamento sessuale/romantico.
L’universo dei Kink
In origine, il Kink era associato a elementi “fetish” come il cuoio, il lattice, i corsetti, ecc. Il Kink è un movimento e una filosofia complessa che mette in discussione la normatività della sessualità (vedi modulo 5) e i suoi confini imposti e fornisce uno spazio sicuro agli individui e alla comunità per esprimere liberamente la propria sessualità. Oltre a scoprire la propria identità di genere e/o il proprio orientamento sessuale e sentimentale, durante l’infanzia e l’adolescenza si possono sviluppare le proprie preferenze sessuali.
C’è una forte connessione tra la comunità LGBTQIA+ e la comunità kink: entrambe le comunità hanno un forte legame con le identità sessuali (vedi modulo 2); entrambe affrontano stigmi e idee sbagliate, fino alla patologizzazione (vedi modulo 4) e infine perché anche i kink diventano parte di un’identità (si può dire di essere “kinky”) e la maggior parte delle pratiche kinky sono state trovate nella comunità queer e LGBTQIA+. Questo non significa che si debba far parte di una di esse per rivendicare l’altra, ma solo che si tratta di una comunione possibile a lungo termine tra le due.
D’altra parte, il termine “fetish” si riferisce alle pratiche che non sono normative (vedi modulo 5). Per definizione, il feticismo è “una forma di comportamento sessuale in cui la gratificazione è fortemente legata a un particolare oggetto o attività o a una parte del corpo diversa dagli organi sessuali”, secondo il dizionario Oxford. Non è un termine negativo di per sé, ma potrebbe portare qualche stigma. Ad esempio, i genitali e le pratiche legate ai genitali, come la penetrazione, la masturbazione o il sesso orale, sono pratiche normative e, poiché sono ampiamente e socialmente riconosciute, non sono considerate feticci. Al contrario, l’adorazione dei piedi (per citare qualcosa di molto noto), che è anch’essa una pratica sessuale, è spesso considerata un “feticcio”.
Ecco alcuni esempi di kinks:
Feticismo per i piedi
Il già citato feticismo dei piedi: eccitazione o attrazione per i piedi. Può comportare varie attività come massaggi ai piedi, adorazione dei piedi o utilizzo dei piedi in atti sessuali;
Feticismo del lattice o della gomma
Eccitazione al tatto, alla sensazione o all’aspetto di indumenti in lattice o gomma;
Solletico
Eccitazione sessuale derivante dal solletico o dall’essere solleticati, che spesso comporta la costrizione o scenari specifici
Gioco dell’animale domestico
I partecipanti assumono ruoli di animali domestici o di proprietari di animali, spesso con costumi, accessori e scenari di gioco di ruolo
E così tanti altri che l’elenco potrebbe continuare all’infinito. La verità è che finché le nostre pratiche sessuali condivise sono sane, sicure e consensuali, non importa quali parti del corpo, giocattoli o altri elementi coinvolgiamo.
BDSM è l’acronimo di: Bondage, Disciplina, Dominazione, Sottomissione, Sadismo, Masochismo. Il BDSM comprende una serie di pratiche sessuali non normate in cui vi è un trasferimento di controllo. Nello spazio delle pratiche sessuali non normate il controllo non è un concetto negativo: è una questione di consenso giocoso. Infatti, le persone che lo praticano sono molto consapevoli dei rischi che tali pratiche possono incontrare e quindi prestano molta attenzione a rispettare determinati protocolli per garantire la sicurezza e il piacere di tutte le persone coinvolte. Tenete sempre presente:
- Consenso e consenso: Tuttɜ lɜ partecipanti devono dare un consenso informato ed entusiasta prima di impegnarsi in qualsiasi attività BDSM. Questo include la discussione dei confini, dei limiti e l’uso di parole sicure per comunicare durante il gioco; a volte vengono stipulati contratti di dominazione/sottomissione e le persone coinvolte sono molto orgogliose di stabilire questo tipo di relazioni, dove il consenso è la base e c’è un’enorme fiducia e rispetto; ci sono diversi protocolli, come l’SSC (Sane, Safe and Consensual), che salvaguardano il benessere delle persone coinvolte.
- Comunicazione: Discutere i desideri, i limiti, le aspettative e le eventuali preoccupazioni prima e dopo aver praticato attività BDSM. Controllate regolarmente lǝ vostrǝ o lɜ vostrɜ partner per assicurarvi che il consenso sia costante;
- Il consenso è continuo: Il consenso non è un accordo unico. È un processo continuo e lɜ partecipanti possono ritirare il consenso in qualsiasi momento. Prestate attenzione ai segnali non verbali dellǝ vostro partner e controllate regolarmente;
- Parole sicure: Stabilite e concordate una parola o una serie di parole sicure. Si tratta di un segnale per interrompere immediatamente l’attività se qualcunǝ si sente a disagio o vuole fare una pausa;
- Conoscere i propri limiti: Comprendete e comunicate i vostri limiti e confini. Siate consapevoli dei limiti fisici ed emotivi e rispettate quelli dellǝ vostro partner;
- Precauzioni per la sicurezza: Date priorità alla sicurezza fisica ed emotiva. Siate consapevoli dei rischi potenziali e utilizzate i dispositivi di sicurezza, come i nodi sicuri per il bondage o la garanzia di un’igiene adeguata.
- Privacy e discrezione: Rispettate la privacy delle persone coinvolte. Le attività BDSM possono essere molto personali e la discrezione è fondamentale per mantenere la fiducia all’interno della comunità;
- Consapevolezza dei rischi: Siate consapevoli dei rischi fisici ed emotivi associati a determinate attività. Preparate un piano per affrontare le situazioni inaspettate, sapendo come rivolgervi a un medico in caso di necessità;
- Legalità: Comprendete le implicazioni legali delle attività BDSM nella vostra giurisdizione. Assicuratevi che tuttɜ lɜ partecipanti siano maggiorenni e consenzienti;
- Liste di controllo: Usate liste di controllo BDSM per identificare interessi, limiti e preferenze; pratiche già fatte o mai fatte. Questo aiuta a facilitare le discussioni su ciò con cui ogni partecipante si sente a proprio agio e su ciò che vuole esplorare;
- Cura successiva: La cura è fondamentale per il benessere emotivo dopo il gioco BDSM. Si tratta di fornire conforto, rassicurazione e assistenza fisica per aiutare lɜ partecipanti a ritornare a uno stato emotivo normale; date feedback.
- Educazione: Prestate attenzione e studiate continuamente le pratiche BDSM, i protocolli di sicurezza e l’uso corretto delle attrezzature. Partecipate a seminari, leggete fonti affidabili e impegnatevi nella comunità BDSM per rimanere informatɜ.
È essenziale notare che qualsiasi violenza o abuso non consensuale commesso in nome del kink o del BDSM non è kink o BDSM, ma aggressione sessuale (vedi modulo 3).
Fantasie erotiche
Una fantasia erotica è uno scenario mentale o immaginativo che provoca eccitazione sessuale. Comporta la creazione di immagini o narrazioni mentali vivide e spesso elaborate, che consentono agli individui di esplorare e sperimentare desideri, scenari o attività sessuali in un regno virtuale o fantastico.
Avere una fantasia erotica non significa necessariamente volerla realizzare nella vita reale. Anzi, il bello delle fantasie è che sono illimitate, come lo sono i nostri pensieri e la nostra immaginazione. Naturalmente c’è una distinzione tra fantasia e realtà, dove in quest’ultima dobbiamo considerare i contesti, la sicurezza, il consenso e le implicazioni morali. Le fantasie dovrebbero essere libere da giudizi e allo stesso tempo siamo tuttɜ responsabili delle nostre azioni e dobbiamo sapere dove e quando è possibile giocare o meno con una certa fantasia.
Ogni volta che una fantasia erotica disturba noi o le persone a cui teniamo, dobbiamo chiedere aiuto perché le implicazioni potrebbero portare alla violenza sessuale, fisica, verbale e psicologica. Se vi trovate a mettere in atto alcune di queste fantasie con altre persone, tenete sempre a mente le regole per le pratiche BDSM già menzionate in precedenza, poiché la cura dei limiti personali, dei confini e del consenso sono fondamentalmente universali per ogni atto sessuale ed erotico, normativo o meno.
Oltre i genitali: il piacere come scoperta corporea
Tutti gli argomenti trattati finora sono strumenti che vi vengono offerti per sfidare una concezione della sessualità che mette al centro la penetrazione.
Siamo abituatɜ a considerare il sesso come penetrazione pene-vagina e questo ha portato numerosi stereotipi di genere, aspettative di genere e anche una massiccia esclusione dell’esperienza queer nel discorso sull’identità sessuale.
Il genitocentrismo, come abbiamo detto, è una prospettiva che attribuisce una notevole importanza alle attività genitali, come il sesso penetrativo, a scapito o trascurando altri aspetti della sessualità umana, tra cui l’intimità emotiva, la comunicazione e varie forme di espressione sessuale non genitale.
Per sperimentare e provare piacere, pensate di esplorare e coinvolgere tutto il corpo. Abbiamo già parlato della pelle e guardando ai kink e alle fantasie abbiamo capito che giocare con noi stessɜ al di là degli organi sessuali può essere una scoperta piena di risorse. Le esperienze sessuali non devono essere una performance in cui si deve dimostrare di meritare il piacere o di vincere una sorta di competizione.

Per andare oltre le esperienze sessuali incentrate sui genitali, considerate questi suggerimenti
- Esplorate forme di contatto non genitali: Esplorate forme di contatto non genitali, come massaggi sensuali, baci e coccole, per approfondire i legami emotivi e fisici:
- Esplorazione sensoriale:
Sperimentate diversi stimoli sensoriali come tocchi di piume, oli per massaggi, candele profumate o persino giochi di temperatura per coinvolgere tutto il corpo - Massaggi: Esplorate i massaggi su tutto il corpo, prestando attenzione alle zone erogene al di là dei genitali. Giocate con diverse pressioni e scoprite cosa preferite voi e lǝ vostrǝ partner;
- Baci e stimolazioni orali: Si possono scoprire le diverse zone sensibili del corpo;
- Tocco completo: Toccate tutto, esplorando l’intero corpo dellǝ partner con le mani, le dita e persino le labbra. Prestate attenzione alle sue risposte e ai suoi segnali.
- Esplorazione sensoriale:
- Comunicazione piuttosto che lettura della mente: Promuovete una comunicazione aperta e onesta con lɜ vostrɜ partner su desideri, limiti e interessi che vanno oltre le attività genitali;
- Diversificare l’intimità: Sperimentate diverse forme di intimità, tra cui il legame emotivo, l’espressione verbale e le esperienze condivise, per migliorare il legame generale
- Esplorazione consapevole: Approcciate l’esplorazione sessuale concentrandovi sulle sensazioni, le emozioni e l’esperienza complessiva piuttosto che su un obiettivo finale specifico
- Provate nuove attività: Esplorate nuove attività sessuali che vadano oltre le tradizionali pratiche genitali, come ad esempio incorporare giochi sensoriali o sperimentare diverse fantasie
- Enfatizzate la connessione emotiva: Date priorità alla connessione emotiva e all’intimità nelle vostre esperienze sessuali, sottolineando i sentimenti condivisi, la fiducia e la vulnerabilità
- Sfidate gli stereotipi di genere: Sfidate gli stereotipi e le norme della società in materia di prestazioni sessuali, riconoscendo che i desideri e le preferenze di ognuno variano;
- Accettate l’imperfezione: Comprendete che le imperfezioni e le differenze sono naturali e contribuiscono all’unicità e alla bellezza delle esperienze sessuali.
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